14 dicembre 2024

Rebetiko - La canzone greca dei bassifondi

 

Dove eravamo rimasti?


Mi sono assentata per un po’ da questo molo e, nel frattempo, sono stati pubblicati non pochi libri provenienti dal nostra amata Grecia. Vediamo di riepilogare.


Iniziamo con la musica e col Rebetiko ovvero La canzone greca dei bassifondi, edito da Aiora, da me tradotto e con una introduzione del geniale Vinicio Capossela.



Titolo: Rebetiko: La canzone greca dei bassifondi

Traduzione di: Viviana Sebastio

Introduzione di: Vinicio Capossela

Editore: Aiora

Genere: musica 

Anno: 2024

Pagine: 176


Edizione con testo greco a fronte


la pubblicazione

è corredata di QR CODE

per l’ascolto dei brani.





“Il rebetiko è un genere di musica popolare urbana, espressione autentica di una cultura che nasce in Grecia nel passaggio dalla vita rurale a quella cittadina, nella prima metà del Novecento. I suoi protagonisti, i cosiddetti rebetes, vivono ai margini, nei porti e nei sobborghi, tra taverne e fumerie, nel disprezzo della «buona società». Cantano la vita dei bassi­­fondi, gli amori, le in­giustizie, l’espatrio, la galera, i sogni infran­ti, delinean­do un cosmo dal profondo contenu­to uma­no.

Tutt’oggi cantato e suonato anche dalle nuo­ve generazioni, il rebetiko è entrato a far parte, nel 2017, del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO, per la sua unicità e il «forte carattere simbolico, ideologico e artistico».

Rebetiko: La canzone greca dei bassifondi raccoglie 53 brani del repertorio rebetiko classico (con testo greco a fronte), due saggi, un glossario, come pure otto spartiti di altrettante canzoni”

(dalla quarta di copertina).


Copyright: Sifis Diamantidis | Dreamstime.com

«Una musica come questa vivrà sempre del fattore umano,

del tavolo, delle voci e della taverna. Queste traduzioni non

sono gli spilli per fissare le farfalle in una teca da esposizione.

Sono piuttosto come quei portolani utili a chi deve costeggiare 

il mare senza perdere di vista la costa». 

dall’introduzione di Vinicio Capossela





Su L'unità una accurata recensione di Antonio Lamorte: Il blues della Grecia risuona in un libro, il genere musicale dei bassifondi e dei ribelli


Su Il Corriere della Sera è Helmut Failoni a parlarci del libro: Un volume a mezza via tra il saggio divulgativo e l’agilità di un manuale. È il suono della Grecia che fu, nostalgica e calamita di memorie.


E ospite di My Greek Salad, parlo del libro con Paola Giovanettoni, seguite il >>LINK









10 ottobre 2024

La balia di Petros Màrkaris - sistemare

 Titolo: La Balia

Autore: Petros Màrkaris
Traduzione di: Andrea Di Gregorio
Editore: Bompiani, Milano
Genere: romanzo 
Anno: 2009
Pagine: 348 - Anche in E-BOOK

Titolo originale: Παλιά, πολύ παλιά (Palià, polì palià)
Editore greco: Γαβριηλίδης, Αθήνα 2008






Darò il via al mio blog con un giallo di Petros Màrkaris, La Balia, un libro non più recente ma a me molto caro per i suoi contenuti – e, leggendo il post, capirete il perché. 

02 settembre 2024

Il miele degli Angeli viene dall'Egeo


Autore: Vanghelis Chatzighiannidis
Traduzione di: Maurizio De Rosa
Editore: Crocetti
Anno: 2003 
Pagine: 222

Titolo originale: Oἱ τέσσερις τοῖχοι
Editore greco: Τὸ Ροδακιό

Disponibile anche in e-book




Lasciate che una goccia di questo miele vi si posi sulla lingua, attendete che si espanda sulle papille gustative e vi accarezzi il palato e vi accorgerete che non ne potrete più fare a meno.

24 giugno 2024

Eterna seducente Atene

Che conosciate o meno la seducente Atene, eccovi alcune letture che ve la svelaranno attraverso lo sguardo di chi la abita, come Petros Màrkaris e Thomas Tsalapatis, e di chi l’ha visitata e amata in un lontano passato, come Kostantinos Kavafis, o in tempi più recenti come il filelleno Giorgio Ieranò.



Passeggiando per Atene con Kavafis, traduzione di Maurizio De Rosa, ETPbooks (2016) - 96 pagine+ mappa

"Viaggiare ad Atene con Kavafis è un’esperienza affascinante. Si scopre innanzitutto che il centro della città, nonostante i centodieci anni trascorsi e i cambiamenti anche drammatici avvenuti nella capitale soprattutto dopo l’arrivo del milione e mezzo di profughi dell’Asia Minore, conserva nelle grandi linee la sua fisionomia."
















Atene nel metrò, di Petros Markaris, traduzione di Andrea Di Gregorio, La Nave di Teseo (2023) - 288 pagine

21 maggio 2024

Grecia, patria dell’anima



Titolo: RUMELIA Viaggi nella Grecia del Nord 

Autore: Patrick Leigh Fermor

Traduzione di: Daniele V. Filippi

Editore: Adelphi

Anno: 2021

Pagine: 291 





Di Matteo Nucci


KARDAMILI (Grecia). Nel 1964, sei anni dopo la pubblicazione del meraviglioso Mani. Viaggi nel Peloponneso, Patrick Leigh Fermor, eroe di guerra, avventuriero, scrittore di viaggio, acquistò un terreno davanti al mare di Kardamili, dove la penisola del Mani si affaccia nello Ionio, e vi costruì la casa in cui avrebbe vissuto fino alla morte (novantaseienne nel 2011), tranne i brevi periodi estivi in cui, assieme alla moglie Joan, tornava nei luoghi di origine (Worcestershire). Kardamili non è più il paese isolato dal mondo di cinquant'anni fa, ma mentre cerco le mura di pietra della casa che si intravedono fra gli alberi, il sogno che PLF aveva custodito brilla all'improvviso. La biblioteca dove Paddy, come era chiamato da tutti, lavorava ai suoi libri; i saloni dove con la moglie organizzava meravigliose cene; le vetrate aperte sul mare e in generale il progetto della casa, studiato su Vitruvio e sull'esperienza acquisita nei mille viaggi per la Grecia. Anni e anni che sogno di vedere tutto questo, ma anche stavolta sono costretto a rimandare. Donata al Museo Benaki perché gli studiosi possano trascorrere qui periodi di ricerca, casa Fermor è chiusa per via del Covid e nei dintorni è difficile avere notizie.


PATRICK LEIGH FERMOR NELLA PENISOLA DI MAINA, A SUD DEL PELOPONNESO. VIA PAGINA FACEBOOK @GREECEPHOTOWORSHOPS


29 aprile 2024

Konstandinos Kavafis in Italia




Oggi, 29 aprile, ricorre il giorno della nascita e della morte di Konstandinos Kavafis (Alessandria d’Egitto 1863-1933).

Le sue poesie sono state tradotte in una pletora di lingue.


Anche in Italia un notevole numero di traduttrici e traduttori, nonché poeti, hanno dato il proprio contributo nel farci conoscere l’opera del poeta alessandrino, a cominciare da Filippo Maria Pontani per All'insegna del Pesce d'Oro (Milano 1956) – edizione con un ricordo di Giuseppe Ungaretti



23 novembre 2023

ELOGIO DELL’IRREQUIETEZZA - la trilogia di Dimitris Lyacos

 


Titolo: POENA DAMNI


Autore: Dimitris Lyacos

Traduzione di: Viviana Sebastio

Editore: Il Saggiatore

Anno: 2022

Pagine: 328







ELOGIO DELL’IRREQUIETEZZA 
Indagini critiche su Poena Damni di Dimitris Lyacos 

a cura di Donato Di Stasi


  1. Incipit. Ci sono libri che dicono poco e libri che dicono troppo: i primi appartengono al genere balneare, o del dormiveglia e non conta farne menzione; i secondi inquietano lo spirito, sfidano la ragione, sollecitano l’immaginazione a destarsi dall’anestesia di massa. A questa seconda genìa appartiene la trilogia, Poena Damni, che leggiamo nella magnifica traduzione di Viviana Sebastio, capace di ricreare in italiano il denso impasto linguistico dell’originale greco, opera di un autore di straordinaria potenza espressiva, Dimitris Lyacos.

Si tratta di un libro drammaticamente vero e frugiferante in tempi di desertificazione della letteratura: un prosimetro (prose e poesia) in tre volumi che ci lascia entrare in una civiltà distopica e ci fa camminare lungo i bordi dell’abisso, dove la totalità, l’intero, il senso di insieme delle cose sono andati perduti. Davanti allo sguardo si affastellano lamiere marcite, tralicci spezzati, pezzi e pezzi di asfalto, materassi sventrati, fosse comuni, ospedali-prigione, città-cimitero, treni lanciati verso il nulla, sentimenti che non riescono più a stare al mondo: l’autore che raccoglie questi frantumi non si perde d’animo e accende i suoi poemi-fiammiferi, gettandoli nelle tenebre assolute. Con quale effetto? Lo decide il lettore, avendo tra le mani i testi-fenice che possono rinascere dalle loro ceneri, se solo se ne comprende la ricchezza. Nelle pagine di Poena Damni le ombre spingono per diventare luce, i recessi dell’inconscio premono per diventare discorso, le maschere mostruose della città distopica bramano il ritorno all’umano, le passioni scaraventate nel sottosuolo reclamano il ritorno in superficie. Dunque un prosimetro dai tratti metafisici, ambientato fra la Zona Morta e l’Esilio, incentrato sulla necessità di restituire un senso agli eventi e alle esistenze individuali e collettive.

26 settembre 2023

Il sogno del poeta e del traduttore


Titolo: In un tempo di eterno presente

Autore: Eleftheria Sapountzi

Traduzione di: Viviana Sebastio

Editore: Ensemble

Anno: 2022

Pagine: 106


Titolo originale: 
Σε χρόνο αιωνίως ενεστώτα

Editore greco: Αλεξάνδρεια, 2003.






recensione di Nicola Basile

psicologo, psicanalista


Una voce torna da un lontano passato, chi la esprimeva non è presente ma un corpo sonoro la rende viva. È l’intreccio che viviamo quando la tessitura della poesia, fa breccia nel rumore della vita e ottiene ascolto. Poesia e sogno richiedono entrambi tessitura, ascolto e silenzio, affinché possano essere creati e narrati. Essi vivono di continui rimandi: la poesia permette al lettore di avvicinare l’assente fino a sentirlo pelle della propria pelle; il secondo porta in dota l’assenza di un tempo distinto e sollecita il passato a farsi odierna esperienza e l’oggi a mescolarsi con il dimenticato.
Italo Calvino imparava le poesie a memoria affinché esse potessero riemergere dalla dimenticanza rendendo la realtà segno dell’onirico. (1) Rilke scrive "le storie del Buon Dio" (2) affinché esse potessero essere narrate ai bambini. Lo scrivente narra le fiabe che ha letto e che si sono sedimentate nella sua memoria per uscire mai uguali a se stesse affinché l’ascoltatore le renda vive nel suo desiderio.

30 giugno 2023

In viaggio con Omero e Kazantzakis

Dal molo di Leggi la Grecia, una triplice proposta di lettura con nuove uscite editoriali sotto il marchio di Crocetti (ora in Feltrinelli).

 


Titolo: Viaggi in Giappone e in Cina
Autore: Nikos Kazantzakis

Traduzione di: Gilda Tentorio

Editore: Crocetti

Genere: Non-fiction

Anno: 2023

Pagine: 250

Anche in e-book


Titolo originale: Ταξιδεύοντας: Ιαπωνία - Κίνα

Editore greco: εκδ. Ελ. Καζαντζάκη 



Nel 1935 Nikos Kazantzakis realizza un sogno: visitare l’Estremo Oriente. Dopo una traversata in nave, che tocca anche Ceylon, Singapore e Hong Kong, lo scrittore viaggia in treno, attraversa le città a piedi o in risciò. Vuole “far pascolare” i suoi cinque sensi in piena libertà, assorbire suoni esotici, colori sgargianti, profumi delicati e odori nauseabondi, e soprattutto toccare quel mondo così lontano. In Giappone esplora le origini del teatro No, la perfezione dei giardini, la cerimonia del tè, l’eroismo dei samurai, la grazia delle geishe e lo squallore dei quartieri della prostituzione. Ma dietro all’incanto dei fiori di ciliegio, con sottile inquietudine Kazantzakis riconosce la forza di un Paese in pieno sviluppo industriale, che si affaccia con orgoglio e prepotenza sullo scacchiere mondiale. Nel “formicaio giallo” della Cina resta impressionato dall’immensità del territorio e dal caos sociale. Nella Città Proibita riflette sulla vanità del tempo: dinastie e imperi passano, la Cina resta, eterna. È un mistero ancestrale, forza ribollente pronta a esplodere dietro al sorriso più mite, terra di antinomie, caratterizzata da una bellezza più ruvida e terrigna del vicino Giappone. Ovunque Kazantzakis dialoga con vecchi e giovani, persone semplici e intellettuali, monaci e mandarini, imprenditori e geishe, un’umanità variegata che gli restituisce il sapore di una saggezza antica.


[dal sito della casa editrice]