Dove eravamo rimasti?
Mi sono assentata per un po’ da questo molo e, nel frattempo, sono stati pubblicati non pochi libri provenienti dal nostra amata Grecia. Vediamo di riepilogare.
Iniziamo con la musica e col Rebetiko ovvero La canzone greca dei bassifondi, edito da Aiora, da me tradotto e con una introduzione del geniale Vinicio Capossela.
Titolo: Rebetiko: La canzone greca dei bassifondi
Traduzione di: Viviana Sebastio
Introduzione di: Vinicio Capossela
Editore: Aiora
Genere: musica
Anno: 2024
Pagine: 176
Edizione con testo greco a fronte
la pubblicazione
è corredata di QR CODE
per l’ascolto dei brani.
“Il rebetiko è un genere di musica popolare urbana, espressione autentica di una cultura che nasce in Grecia nel passaggio dalla vita rurale a quella cittadina, nella prima metà del Novecento. I suoi protagonisti, i cosiddetti rebetes, vivono ai margini, nei porti e nei sobborghi, tra taverne e fumerie, nel disprezzo della «buona società». Cantano la vita dei bassifondi, gli amori, le ingiustizie, l’espatrio, la galera, i sogni infranti, delineando un cosmo dal profondo contenuto umano.
Tutt’oggi cantato e suonato anche dalle nuove generazioni, il rebetiko è entrato a far parte, nel 2017, del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO, per la sua unicità e il «forte carattere simbolico, ideologico e artistico».
Rebetiko: La canzone greca dei bassifondi raccoglie 53 brani del repertorio rebetiko classico (con testo greco a fronte), due saggi, un glossario, come pure otto spartiti di altrettante canzoni”
(dalla quarta di copertina).
«Una musica come questa vivrà sempre del fattore umano,
del tavolo, delle voci e della taverna. Queste traduzioni non
sono gli spilli per fissare le farfalle in una teca da esposizione.
Sono piuttosto come quei portolani utili a chi deve costeggiare
il mare senza perdere di vista la costa».
dall’introduzione di Vinicio Capossela
Su L'unità una accurata recensione di Antonio Lamorte: Il blues della Grecia risuona in un libro, il genere musicale dei bassifondi e dei ribelli
Su Il Corriere della Sera è Helmut Failoni a parlarci del libro: Un volume a mezza via tra il saggio divulgativo e l’agilità di un manuale. È il suono della Grecia che fu, nostalgica e calamita di memorie.
E ospite di My Greek Salad, parlo del libro con Paola Giovanettoni, seguite il >>LINK
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