23 novembre 2023

ELOGIO DELL’IRREQUIETEZZA - la trilogia di Dimitris Lyacos

 


Titolo: POENA DAMNI


Autore: Dimitris Lyacos

Traduzione di: Viviana Sebastio

Editore: Il Saggiatore

Anno: 2022

Pagine: 328







ELOGIO DELL’IRREQUIETEZZA 
Indagini critiche su Poena Damni di Dimitris Lyacos 

a cura di Donato Di Stasi


  1. Incipit. Ci sono libri che dicono poco e libri che dicono troppo: i primi appartengono al genere balneare, o del dormiveglia e non conta farne menzione; i secondi inquietano lo spirito, sfidano la ragione, sollecitano l’immaginazione a destarsi dall’anestesia di massa. A questa seconda genìa appartiene la trilogia, Poena Damni, che leggiamo nella magnifica traduzione di Viviana Sebastio, capace di ricreare in italiano il denso impasto linguistico dell’originale greco, opera di un autore di straordinaria potenza espressiva, Dimitris Lyacos.

Si tratta di un libro drammaticamente vero e frugiferante in tempi di desertificazione della letteratura: un prosimetro (prose e poesia) in tre volumi che ci lascia entrare in una civiltà distopica e ci fa camminare lungo i bordi dell’abisso, dove la totalità, l’intero, il senso di insieme delle cose sono andati perduti. Davanti allo sguardo si affastellano lamiere marcite, tralicci spezzati, pezzi e pezzi di asfalto, materassi sventrati, fosse comuni, ospedali-prigione, città-cimitero, treni lanciati verso il nulla, sentimenti che non riescono più a stare al mondo: l’autore che raccoglie questi frantumi non si perde d’animo e accende i suoi poemi-fiammiferi, gettandoli nelle tenebre assolute. Con quale effetto? Lo decide il lettore, avendo tra le mani i testi-fenice che possono rinascere dalle loro ceneri, se solo se ne comprende la ricchezza. Nelle pagine di Poena Damni le ombre spingono per diventare luce, i recessi dell’inconscio premono per diventare discorso, le maschere mostruose della città distopica bramano il ritorno all’umano, le passioni scaraventate nel sottosuolo reclamano il ritorno in superficie. Dunque un prosimetro dai tratti metafisici, ambientato fra la Zona Morta e l’Esilio, incentrato sulla necessità di restituire un senso agli eventi e alle esistenze individuali e collettive.