"Quando un tempo il mondo ancora non esisteva, c’era solo cielo. Aria e cielo.
Le uniche creature viventi erano gli uccelli, migliaia, milioni, miliardi di uccelli che popolavano il firmamento con il loro incessante volo.
Più antiche di Crono, dei Titani e della Terra,
gli uccelli giravano nell’aria, il loro frullio e il loro canto riempivano il cielo di suoni assordanti. Suoni di miliardi di uccelli ovunque.
Tra queste creature c’era un’allodola che un giorno perse suo padre.
All’alata creatura si pose un grave problema: non c’era suolo per seppellirne il corpo, perché il mondo ancora non esisteva.
L’allodola disperata pensò e ripensò,
finché trovò la soluzione, seppellì il padre nella parte posteriore della sua testa.
Quello fu il principio della memoria.
Prima di allora nessuno poteva ricordare nulla. Le creature volavano in cerchio.
Di continuo volavano in un enorme cerchio."
Questa è un'antica storia che si ispira tanto a “Uccelli” di Aristofane – il quale, a sua volta, si ispirò a una favola di Esopo, mai giunta ai giorni nostri – quanto a “The Beginning Of Memory”, brano dell’eclettica Laurie Anderson.
A cura di Viviana Sebastio, testo e voce, e di Federica Reale, illustratrice.