19 agosto 2021

Grecia, patria dell’anima



Titolo: RUMELIA Viaggi nella Grecia del Nord 

Autore: Patrick Leigh Fermor

Traduzione di: Daniele V. Filippi

Editore: Adelphi

Anno: 2021

Pagine: 291 





Di Matteo Nucci


KARDAMILI (Grecia). Nel 1964, sei anni dopo la pubblicazione del meraviglioso Mani. Viaggi nel Peloponneso, Patrick Leigh Fermor, eroe di guerra, avventuriero, scrittore di viaggio, acquistò un terreno davanti al mare di Kardamili, dove la penisola del Mani si affaccia nello Ionio, e vi costruì la casa in cui avrebbe vissuto fino alla morte (novantaseienne nel 2011), tranne i brevi periodi estivi in cui, assieme alla moglie Joan, tornava nei luoghi di origine (Worcestershire). Kardamili non è più il paese isolato dal mondo di cinquant'anni fa, ma mentre cerco le mura di pietra della casa che si intravedono fra gli alberi, il sogno che PLF aveva custodito brilla all'improvviso. La biblioteca dove Paddy, come era chiamato da tutti, lavorava ai suoi libri; i saloni dove con la moglie organizzava meravigliose cene; le vetrate aperte sul mare e in generale il progetto della casa, studiato su Vitruvio e sull'esperienza acquisita nei mille viaggi per la Grecia. Anni e anni che sogno di vedere tutto questo, ma anche stavolta sono costretto a rimandare. Donata al Museo Benaki perché gli studiosi possano trascorrere qui periodi di ricerca, casa Fermor è chiusa per via del Covid e nei dintorni è difficile avere notizie.


PATRICK LEIGH FERMOR NELLA PENISOLA DI MAINA, A SUD DEL PELOPONNESO. VIA PAGINA FACEBOOK @GREECEPHOTOWORSHOPS

Turisti passano ignari, motorini e macchine si affollano nel vialetto che scende verso la spiaggia e mi viene da pensare che anche qui stiano vincendo gli Elleni, per dirla sconsolatamente con le parole di Paddy. Stanno vincendo gli Elleni e non i Romaici. Il che significherebbe che siamo alla fine della vera Grecia. Misteriose parole? Per capire l'entità del malinconico timore da cui vengo preso mentre fra gli olivi di Kardamili sciama il turismo di inizio agosto sarà necessario leggere Rumelia. Viaggi nella Grecia del Nord (Adelphi, pp. 291, euro 20), perla assoluta per gli amanti di Grecia e gran libro di viaggio per chiunque, pubblicato da Paddy nel 1966 e finalmente tradotto in italiano da Daniele V. Filippi per Adelphi.


La prima edizione di Roumeli in greco. Traduzione di Lina Kasdalgi (Kedros Ekd.)

Già il titolo ci spinge sulla strada della scoperta. Romaico infatti è termine collegato strettamente a Rumelia. E Rumelia è, nell'accezione originaria che PLF sceglie di seguire, quell'ampia regione greca settentrionale che va "dal Bosforo al Mar Adriatico e dalla Macedonia al Golfo di Corinto". La Grecia profonda, dunque, in cui Paddy si avventurò innumerevoli volte maturando un amore sconfinato che sentiamo grondare a ogni pagina del libro. Romaico però non è semplicemente l'abitante della Rumelia. Non si capirebbe altrimenti in che senso il Romaico sia diverso dall'Elleno. PLF ci spiega accuratamente, in una delle tante divagazioni storico-letterarie che costituiscono la cifra del suo stile, in che senso si debba intendere l'appellativo. Da quando Costantino fondò una seconda capitale per il tardo Impero romano, i Greci presero a chiamarsi tanto "romei", ossia romani, quanto elleni. Lentamente, però, il termine "elleno" assunse il significato di pagano e tutti i Greci furono detti semplicemente Romei. Alla caduta di Bisanzio, poi, il termine "romeos" fu via via sostituito da "romiòs" e la lingua parlata tutti i giorni venne chiamata "romaico" "per contrasto con l'idioma arcaizzante e letterario della teologia". Infine, con l'indipendenza della Grecia dalla Turchia nel 1921 si ricominciò a usare l'appellativo Elleni, guardando ai fasti dell'antichità.



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